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Rifiuti, anatema di Magatti su Rossotti: “Vi dico perché le novità saranno un disastro”

Un anatema. A lanciarlo, il consigliere di Civitas ed ex assessore all’Ambiente, Bruno Magatti, che nel 2014 varò la raccolta differenziata a Como. Nel mirino del consigliere – che per una volta accantona la mitezza consueta e sceglie parole di fuoco – la serie di cambiamenti al servizio che l’assessore Simona Rossotti vorrebbe introdurre a partire dal primo luglio prossimo nell’intento di ridurre al minimo l’impatto dei sacchi esposti nella città turistica (qui tutti i dettagli).

Magatti, in un lungo scritto, si scaglia sulla “radicale modifica degli orari di raccolta che coinvolge la cittadinanza e che fa letteralmente saltare efficienze ed equilibri consolidati e procedure acquisite dai cittadini” e attacca l’ipotesi di non far passare i novità per un’approvazione in consiglio comunale grazie “all’escamotage di una sperimentazione”.

Il consiglio comunale

Frontali gli attacchi diretti all’assessore Rossotti: “Non pare avere una sufficiente conoscenza della città, in cui non risulta residente ma che amministra per patti interni ai partiti di maggioranza. Ma con impalpabile disinvoltura, ignorando suggerimenti e inviti alla prudenza, ha deciso di piegare alle pretese di pochi un’organizzazione funzionante che ha il merito di aver risolto varie criticità del passato eliminando (si credeva per sempre) la presenza di sacchi neri che si era soliti ritrovare dal primo pomeriggio al mezzogiorno del giorno successivo”.

E ancora: “L’assessore Rossotti intende procedere da primo luglio con un diktat, imperativo e unilaterale che ancora non è stato comunicato “formalmente” ai cittadini che, ritirando la fornitura dei sacchetti, hanno appena ricevuto la conferma del calendario della nuova annualità […] In nessun paese un preavviso di poche settimane può essere sufficiente per una riorganizzazione radicale che va ad intaccare il quotidiano di tutti: siamo di fronte ad un atteggiamento irrispettoso e “padronale” (è la “destra” bellezza !)…”

Giunta Landriscina

Un Magatti di una spietatezza quasi inusuale, ribadita anche in un altro passaggio del testo: “I commercianti, forse i soli che hanno saputo imporre le proprie ragioni, hanno ottenuto di mantenere il ritiro dei loro rifiuti in orario serale. Una conferma della presenza di esigenze divergenti e di una precisa gerarchia nella testa all’assessore: i residenti all’ultimo posto”.

Ci sono poi le critiche sul fronte puramente tecnico-pratico: “La sperimentazione-controriforma prevede anche un forte aumento del tempo di esposizione di rifiuti e bidoni che saranno sulle vie del centro per non meno di 16 ore: per chi rispetterà gli orari (ma c’è da scommettere che per incuria e per ignoranza li vedremo già dal tardo pomeriggio), dalle 22, fino alle 14 (almeno) del giorno dopo!”.

“Quello che viene descritto come “miglioramento” – prosegue Magatti – immagina che in quelle mattinate il centro città sia impreziosito dalla presenza di bidoni e bidoncini, alcuni da svuotare e altri vuoti e maleodoranti con il coperchio aperto (come prevede la procedura) in attesa di essere infine ritirati dai cittadini che avranno tempo fino alle 14 (ma i turisti non pranzano?), termine che non può essere anticipato perché l’impresa ha contrattualmente 6 ore per svolgere il servizio e perché, come disse qualcuno in Consiglio comunale durante la discussione del Regolamento vigente, le persone non possono prendere permessi dal lavoro per tornare a ritirare il bidoncino”.

Infine, l’ex assessore paventa anche il rischio di ingorghi mattutini in centro, a causa del potenziale conflitto tra i mezzi di Aprica e il traffico che già abitualmente ingolfa persino la città murata.

“E molti condomìni – aggiunge Magatti – dovranno ridiscutere in fretta i contratti con le imprese di pulizia che fanno il servizio e non possono essere escluse richieste di rincari (che renderanno necessarie assemblee condominiali e relative delibere !) dovute sia all’intervento notturno sia alla necessità di qualche impresa di rivedere la compatibilità dei propri servizi”.

Tra gioco di parole (politico) e appello, la frase finale: “Qualcuno la Fermi!”.

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3 Commenti

  1. Non vedo l’ora di vedere cosa accadrà quando durante la giornata i furgoni di Aprica che già oggi viaggiano per le vie del centro spesso contromano ed a folle velocità si incroceranno con quelli dei corrieri in mezzo a centinaia di turisti disorientati, un disastro annunciato.

  2. I commercianti li esporranno come prima dalle 19.
    Ora li ritireranno a mezzogiorno del giorno dopo invece che alle 10 di sera.

    Problemi risolti? Zero, anzi i bidoni e i sacchi rimarranno in giro solamente ancora più di prima.

    Poi voglio vedere chi li ritirerà entro le 14, come se la gente di giorno non fosse fuori per lavoro.
    Come risultato resteranno fuori 24 ore: complimenti!!

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