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Tangenziale di Como: Lega, renziani, Pd per il sì. Fridays e M5S per il no. Altri non pervenuti

Su di lui, in reltà, dubbi non ce n’erano: l’ex sindaco di Albese con Cassano e storico renziano comasco, Alberto Gaffuri, è stato tra i fondatori del Comitato No Pedaggio per la Tangenziale di Como e ne ha sempre chiesto il completamento rispetto all’unico moncherino realizzato finora. Oggi, mentre il tema si riaffaccia con discreto peso nel dibattito politico lariano, ha ribadito la posizione con tanto di foto-via-social.

“Sabato, 8.40 del mattino. Sulla carta non dovrebbe esserci traffico; nei fatti, la situazione è questa. Meglio del solito, certo. È sabato, mattina di sabato – ha scritto a corredo Gaffuri – Inutile dire che la ferrovia Como-Lecco possa incidere su questo nodo: il traffico (in larga parte) non va da e verso il centro città, dove ci sono le stazioni, bensì a sud-ovest”.

“Nessuno è contro i treni (io li uso ogni giorno). La Tangenziale di Como, però, serve a chi il treno non lo può prendere. Non a chi non vuole. Ne parliamo davvero, o facciamo caciara via Facebook, o tramite comunicati (inutili)?”.

Spruzzatina di veleno, quest’ultima, che pare destinata soprattutto al sottosegretario regionale leghista Fabrizio Turba che ieri, proprio con una nota, aveva punzecchiato il consigliere regionale Raffaele Erba (M5S) invitandolo ad adoperarsi “con i suoi compagni di partito che sono a Roma affinché Rfi realizzi in tempi brevi lo studio di fattibilità per elettrificare la linea Como-Lecco come richiesto da Regione Lombardia”.

Poi, sempre Turba (secondo da destra nella foto), aveva tirato un buffetto pure al Pd sulla Tangenziale (“Angelo Orsenigo sollecita una risoluzione per il secondo lotto della Tangenziale di Como, dall’altra il suo collega Erba si dice contrario? Sarebbe utile si mettessero d’accordo visto che governano insieme il Paese”).

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Tangenziale, alleanza Erba (5S) e Orsenigo (Pd). E Fontana avvisa Salvini e Di Maio

In tutto questo, un sagace stimolo per il riaffacciarsi del tema Tangenziale nel dibattito pubblico va riconosciuto pure ai giovani ambientalisti del movimento “Fridays For Future”, che avevano stroncato il completamento dell’opera viaria con questo comunicato.

Insomma, le posizioni sono nette rispetto al destino della Tangenziale e al secondo lotto: Lega, Pd, renziani per il sì; Fridays e Cinque Stelle per il no.

Da tutto il resto del panorama politico il silenzio più assoluto. Soprattutto sui punti chiavi eternamente irrisolti: verranno mai trovati davvero i fondi per finire l’opera? E quelli per rendere gratuito il transito almeno sul primo lotto? Esiste qualche straccio di ipotesi concreta in merito a entrambe le questioni (secondo lotto e gratuità)?

No, as usual.

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5 Commenti

  1. Sarei anche d’accordo se venisse a costare la metà dei 640 milioni (!!!!) e l altra metà fosse investita in ferrovie e infrastrutture per mezzi pubblici

  2. Spostare il traffico su Pedempntana (tratto già esistente e nuovo tratto) vuol dire anche garantire maggior sicurezza alla viabilità attuale.

  3. Che la facciano, serve almeno per il traffico pesante che in treno non può andare, deve fare oltrecolle statale per lecco e poi da lipomo in su..ma chi non la vuole ci ha pensato?
    Potenziare anche la Como Lecco, però i politici, dai locali, ai regionali sino ai parlamentari devono essere uniti..facciano squadra per il bene della loro provincia

  4. Il lotto mancante della tangenziale potrebbe anche essere aperto realizzando intanto solo.una canna delle gallerie previste. Mi pare che se ne parlasse qualche anno fa.
    Credo che sarebbe una accettabile soluzione di ripiego e forse anche meglio compatibile con la viabilità di Orsenigo dove dovrebbe terminare il nuovo tronco.

  5. Il Comune di Como poteva pretendere la gratuità del pedaggio del tratto di tangenziale lo scorso anno, all’atto della cessione delle azioni di Milano Serravalle, visto che Milano Serravalle detiene quasi l’80% delle quote di Pedemontana, ma per fare operazioni del genere servono politici capaci
    Difficile se non quasi impossibile che Pedemontana SPA che nel 2017 perdeva oltre 7 milioni di euro rinunci al pedaggio del tratto di tangenziale garantendone poi la manutenzione…..

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