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Le granate estive di Turba: “Tav? Erba se la prenda con sé stesso. Licata? Difende i privilegi dei campionesi”

Ne ha un po’ per tutti, una classica crivellata di colpi alzo zero. Il sottosegretario regionale, leghistissimo, Fabrizio Turba legge, non digerisce e si infuria.

“Dilettanti allo sbaraglio, questo sono”, attacca.

Che succede? Non gli è davvero piaciuta l’esternazione del consigliere regionale comasco del Movimento, Raffaele Erba che ha denunciato quello che, a suo dire, sarebbe un inciucio tra Pd e salviniani.

Oggetto della contesa il voto sulla Tav:  oggi la maggioranza che sostiene il governo Lega-Cinque Stelle è andata letteralmente in pezzi sulla (oggi al Senato è stata bocciata la mozione grillina contraria all’opera con 181 no e 110 sì, mentre sono stati approvati tutti i documenti favorevoli alla Torino-Lione, incluso quello sostenuto dai Dem).

Così prima Erba:

A Roma la maggioranza va in pezzi sulla Tav. Ma Erba (M5S) attacca: “E’ inciucio Pd-Lega” 

E poi di riflesso, Turba: “Mi scappa da ridere leggendo le dichiarazioni di Erba. I Cinque Stelle non sanno nemmeno di cosa parlano, basta guardare le immagini dell’Onorevole Airola e la disperazione dei suoi colleghi di gruppo”.

Turba si riferisce al video che sta facendo il giro della rete dove Airola, in effetti, pasticcia parecchio assai coi dati relativi alla Tav.

“Quindi – prosegue il sottosegretario lumbard – di cosa si lamenta Erba? Se la prenda con sé stesso e con i suoi colleghi. Ben venga Salvini criticato perché al mare non sta in spiaggia con la maglietta ma quando parla dice cose sensate e mantiene le promesse. I Cinque Stelle cambiano idea ogni giorno in base al web, propongono analisi non supportate da studi scientifici. Io dico, che studino prima di parlare, sono dilettanti allo sbaraglio.

Poi di punto in bianco un altro attacco: “Como è la terra dell’incoerenza, non solo con i Cinque Stelle, prendere Licata (Giacomo, segretario generale della Cgil) che attacca Salvini un giorno sì e l’altro pure”.

Il riferimento è all’ultima uscita anti-salviniana del sindacalista, dopo la conferenza stampa al Papeete del ministro dell’Interno

Petto nudo, Papeete, Mussolini&Salvini. Licata attacca: “L’uomo del popolo ma più figo” 

“Bene, bravo Licata – conclude Turba – ma ricordatevi che guida un sindacato che difende ancora i dipendenti del comune di Campione (nella vicenda della chiusura del Casinò, Ndr) che prendevano 120mila euro di indennità media all’anno. E sarebbe attività sindacale? Ci critichino pure tutti dalla Cgil ai Cinque Stelle, tanto il nostro consenso cresce”.

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5 Commenti

  1. “Quando parla dice cose sensate e mantiene le promesse”

    Ora va bene essere contenti del proprio capo, ma qua stiamo leggermente esagerando.

    Le promesse erano flat tax, meno accise sulla benzina, centinaia di migliaia di rimpatri, etc..

    TUTTE ancora al palo.

  2. Negli anni della Politica con la “P” maiuscola Turba avrebbe faticato ad esprimere un pensiero pure in un consiglio di circoscrizione. Purtroppo questo è lo specchio dei tempi: i più retrivi luoghi comuni elevati a ragionamento politico!

    1. Con i dipendenti della Canepa quando era elevato il rischio di chiusura c’erano. C’era il Segretario Provinciale, Broggi, Orsenigo e Luca Gaffuri. Credo che Chiara Braga sia intervenuta con il MISE. Non so se c’erano per i dipendenti di Campione ma per gli operai e gli impiegati della Canepa ti assicuro, Marco, che c’erano. Li ho visti con i miei occhi.
      Si possono trovare molti “E il PD?…” ma questo no. ?

  3. Il “capitano” di promesse ne fa molte e ne ha fatte molte ma francamente dire che le mantiene tutte mi sembra un po’ esagerato. Per esempio, non dovevano essere rimpatriati 600mila irregolari? E l’autonomia che fine ha fatto? E il mai al “reddito di cittadinanza”? E mai fuori l’alleanza di cdx? E la restituzione dei 49milioni di Euro? Questo mi sa che non lo aveva promesso…ma poco importa.
    Per gli amici balubas il loro “capitano” è un mito , poi, come sempre, c’è qualche simpatico “tur-baluba” che esagera un po’…ma è un piacere ascoltarli, i folkloristici balubas di una volta sono un po’ anacronistici ma sempre divertenti.

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