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Viale Varese, Maesani: “Io rispondo alle leggi della Repubblica. Non all’estetica e ai partiti”

Oggi i gruppi consiliari di Svolta Civica, Pd, Lista Rapinese, Movimento Cinque Stelle e Civitas sono tornati ad attaccare duramente la presidente della Commissione Urbanistica di Palazzo Cernezzi, Patrizia Maesani, per il no opposto alla richiesta di una seduta ad hoc sul cosiddetto progetto alternativo a quello di Nessi&Majocchi per viale Varese (qui tutti i dettagli). Dal canto suo, Maesani ha replicato con un documento ufficiale, con cui motiva il proprio diniego. La pubblichiamo integralmente.

Gentili Colleghi,
dopo attento esame della richiesta di convocazione (a firma Magatti, Martinelli, Guarisco) di una commissione apposita per l’esame del progetto di massima di Viale Varese meglio specificato nell’oggetto, devo mio malgrado respingere la richiesta per le ragioni di seguito elencate.

Il progetto di massima è stato protocollato al settore strade mobilità con oggetto “contributo progettuale” con ciò intendendo che il progetto sia pur redatto come progetto di massima (con tanto di computo metrico estimativo e tavole di dettaglio) è del tutto svincolato da un preciso e tipizzato procedimento amministrativo.

La commissione può e deve prendere in esame (anche in forma preliminare) solo ed esclusivamente istanze di cittadini/professionisti collegate a precisi procedimenti amministrativi.

La stessa Autorità Nazionale Anti corruzione (ANAC) ha ricordato in altra vicenda che il Comune non può in ogni caso prendere in carico progetti privati svincolati da apposita procedura (ove per tale si intende procedura ad evidenza pubblica/ project financing/ permesso di costruire convenzionato etc) fattispecie non ricorrente nel caso in esame.

Per contro l’esame del summenzionato progetto potrebbe esser comunque effettuato nell’ambito di un incontro pubblico con ciò garantendo il massimo confronto politico senza violare i principi base del diritto amministrativo.

Per il ruolo che ricopro e nel rispetto della mia professione di avvocato non voglio essere proprio io causa dell’ennesimo procedimento ANAC né esser fonte del mancato rispetto delle norme.

Ricordo a tutti che il Presidente deve essere garante di tutte le parti politiche ma prima di tutto deve essere garante del rispetto delle norme.

A costo di essere tacciata per impopolare ed inelegante rammento a tutti che la sottoscritta risponde e risponderà sempre prima che alle norme estetiche ed alle logiche partitiche alle leggi della Repubblica italiana.

Tanto si doveva, cordiali saluti

Patrizia Maesani

EDIT: 18 Luglio 22.51

In risposta alle considerazioni di Patrizia Maesani è arrivata una nota di Vittorio Nessi (capogruppo di Svolta Civica) evidentemente la tenzone, a colpi di fioretto e mannaia (dipende dai giorni), prosegue. Pubblichiamo integralmente:

“Noto degli errori nelle dichiarazioni della consigliera Maesani. Queste sono le mie osservazioni: Il diniego della consigliera Maesani non è assolutamente corretto dal punto di vista giuridico. Non è vero che la Commissione deve prendere in esame solo istanze relative a precisi procedimenti amministrativi. Del resto, l’art. 20 primo comma del Regolamento del Comune di Como è chiaro al riguardo: “Le Commissioni consiliari permanenti… possono effettuare indagini conoscitive relative al funzionamento dei servizi, all’attuazione dei programmi, progetti e interventi, alla gestione delle aziende, istituzioni e altri organismi dipendenti dal Comune”. L’approfondimento di un’ipotesi alternativa a quella formalizzata da Nessi & Majocchi in sede di Commissione si inserisce pienamente nella fattispecie dell’indagine conoscitiva di progetti e interventi.
Non c’entra quindi nulla il fatto che il Comune non possa prendere in carico un progetto svincolato da apposita procedura. Noi non abbiamo chiesto questo al Comune, abbiamo chiesto la convocazione della Commissione che è una cosa diversa. La presidente Maesani aveva l’obbligo di convocare la Commissione richiesta da tre commissari, come impone l’art. 18, per consentire l’approfondimento di un tema di fondamentale importanza per la città. Altro sarebbe l’istruzione di una pratica ad hoc su quella proposta, cosa che nessuno ha chiesto”.

 

 

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