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Punti di vista

Coronavirus – “Nostalgia, malinconia ma possibilità infinite”, quella lettera dal Comune di Senna Comasco che cura il cuore di tutti

Numeri, statistiche e percentuali sono necessarie e solo apparentemente figlie di un bollettino quotidiano e ghiacciato.

Non sono solo dichiarazioni, conferenze stampa del mattino e della sera e della notte, sono descrizioni del reale che offrono la misura sanitaria, tecnica, politica necessaria nella tragedia Covid.

Là dove c’è un gesto apparentemente neutro o scellerato, più spesso c’è decisione che punta a un tentativo di salvezza.

E dentro ogni ‘1’ fagocitato e ucciso dal Coronavirus, e dagli elenchi numerati,  c’è un’ esistenza, dietro cui c’è una storia, una vita intera fatta, in purezza più o meno volontaria, anche di segni e simboli: famiglia, amici e amori, tracce disperse o, peggio, perdute in una corsia e in un respiratore che non ce l’ha fatta.

Senza l’ultima parola o suono, spesso qualcuno se ne va da solo, di questi tempi.

Poi, fuori degli ospedali, delle cliniche, delle Rsa e delle quarantene c’è l’altro posto.

L’altra dimensione, non più o non meno importante, per nulla. Quella di chi a casa ci sta.

E deve.

In famiglia, da soli, lontani dalla pelle dell’amore o dalla totalità delle relazioni, nell’enorme o asfittica condivisione di spazi e tempi.

Chi telelavora, chi impasta torte e pizze, chi ‘la call’, chi inventa giochi, chi sopravvive abbastanza bene, chi sta per sfondare le mura di casa a ginocchiate.

O chi si sfonda le ginocchia contro le mura di casa.

Va così. E non c’è un meglio. Per ora non c’è.

Così colpisce, scalda e coccola il cuore la lettera inviata dall’Amministrazione di Senna Comasco ai cittadini.

Una piccolissima bussola, una microcarezza, forse un buffetto, certamente un segnavia.

E’ qualcosa che fa ripensare la sede civica e civile per eccellenza, cioè il Comune, il Municipio per dirla bene, come a un luogo che deve o dovrebbe essere più vitale, umano e carnale di quanto, fino a un mese fa, avremmo pensato.

Umano, molto umano, tremendamente umano.

E accade dopo il troppo iato che da qualche Repubblica (prima, seconda, terza, etc) a oggi, a ora, si è massimizzato violentemente tra cittadino e la sua rappresentanza: votata e eletta.

Non bisogna mediare il racconto, così ecco il testo integrale di una lettera che dice cose belle, ma belle, in questi giorni:

Gentile Cittadina, Gentile Cittadino,

Stiamo attraversando un periodo difficile, nuovo e imprevisto.

Questo periodo porta con sé emozioni di paura e smarrimento, la nostalgia e la malinconia provate, immaginate o ricordate. E’ normale.

Ogni giorno possiamo scegliere cosa fare di queste emozioni, farci sopraffare pensando costantemente a ciò che accade e perdendo interesse nel fare ogni cosa, rallentando al punto da non trovare più un senso in nulla.

Possiamo imporci di evitare queste emozioni negative, attivandoci tantissimo per noi stessi e per gli altri, per poi, però, trovarci svegli in piena notte senza un motivo apparente, fare incubi, provare nervosismo e piangere all’improvviso.

C’E’ UN’ALTRA VIA: vivere queste emozioni, facendole nostre e usandole per dargli nuova forma ed energia.
La paura ci serve per essere attenti, proteggerci e proteggere.

La nostalgia ci aiuta a ricordare ciò che per noi è importante e dà un ordine alle priorità.

Il tempo rallentato e a volte vuoto offre la possibilità di scegliere come riempirlo. Punta la sveglia al mattino, pensa a cosa vuoi e puoi fare oggi, quindi datti obiettivi semplici, alterna dovere a piacere. Hai tempo per te, per curare il tuo corpo, i tuoi interessi e i tuoi affetti.

Concentrarci su ciò che si può fare apre possibilità infinite. Troviamo nuovi modi per mantenere le abitudini di sempre e per aggiungerne di nuove.

Ogni evento contiene in sé una possibilità, sta a noi decidere come usarla.

Se ci prende lo sconforto, facciamo un ampio respiro a occhi chiusi, un altro e un altro ancora…, immaginiamo un luogo conosciuto in cui ci sentiamo al sicuro e tranquilli e per un attimo sentiamoci lì, riapriamo gli occhi e ripartiamo più sicuri e forti.

La risorsa siamo noi, per noi stessi e per gli altri.

Ringraziamo la Dott.ssa Georgia Napolitano Broggi, cittadina residente, Psicologa Psicoterapeuta registrata all’Associazione EMDR quale specialista nella gestione dello stress, Presidente della Polisportiva Senna, che ha voluto condividere con noi questa lettera di aiuto e sostegno.

L’Amministrazione Comunale

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