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Lettera di Maesani: “Caro Rapinese, manchi di rispetto a Ada. Basta video goliardici, gira Como di notte”

Dopo la “sfuriata” di Alessandro Rapinese sul tema generale del dormitorio (ipotesi verso cui la sua lista civica è radicalmente contraria e che ha provocato il “divorzio” con Ada Mantovani), e alla luce delle durissime accuse politiche rivolte alla promotrice della mozione che chiede una nuova struttura permanente, Patrizia Maesani replica a tono. Lo fa con una lettera aperta diretta a Rapinese, che riceviamo e pubblichiamo integralmente.

Caro Alessandro Rapinese,

ci conosciamo da quando tu eri in quinta elementare ma devo dire che mi conosci veramente poco, come, dalle tue dichiarazioni, arguisco che conosci veramente poco la punta di diamante della tua lista, Ada Mantovani.

Ada Mantovani

Ada ha operato una sua personalissima e condivisibile scelta, non è certo stata “ammorbata” dalla sottoscritta, per cui calmati, beviti un buon chinotto ed inizia ad informarti.

Con le tue dichiarazioni non rispetti Ada e le sue scelte. Inoltre, nel caso in esame parli a vanvera e mosso dalla solita e stantia ira funesta. All’emergenza freddo di via Sirtori presso cui ho prestato servizio con Ada Mantovani, Patrizia Lissi e Barbara Minghetti e centinaia di insospettabili cittadini, sono stati assistiti tanti italiani e stranieri regolari! Informati prima di dar fiato alle trombe della tua rabbia. Come dovresti informarti su chi attualmente dorme sotto i portici.

E’ altresì vero che sempre in via Sirtori, all’esterno, sotto i tendoni, grazie a Como Accoglie, Caritas e con il contributo del Comune (hai letto bene!) sono stati accolti numerosi migranti irregolari. Non mi sembra che l’Onorevole Alessandra Locatelli abbia chiamato ATS, Questura, Guardia Civile o Militari da Marte per impedire i tendoni né ha minacciato di non dare il contributo economico a fronte dell’accoglienza degli irregolari che per il secondo anno sono stati accolti (onde evitare situazioni difficili come quella dell’autunno 2017 all’autosilo Valmulini).

Alessandro Rapinese manchi di rispetto ad Ada, solo a lei, con le tue dichiarazioni.

Io davanti alla tua ira non faccio un plissé come non ho fatto un plissé quando in Consiglio nei tuoi interventi sei arrivato a chiamarmi con il nome del mio cane! I tuoi sberleffi come le risa di qualche membro della Giunta me le appendo al petto come medaglie! Per parafrasare quel tale, tanti avversari di tal specie tanto onore!

Riguardo al fatto che sono stata eletta con i voti della Lega ti sbagli. Sono stata eletta con la lista di Fratelli d’Italia, partito che nei primi due anni di questa amministrazione ha combattuto proprio contro la Lega alcune battaglie (COMOACQUA, ACSM etc) e, fino ad un certo punto, ha sposato una certa linea pragmatica di accoglienza. Non eri tu che nel tuo solito linguaggio improntato al Padanish Humor (versione rozza del british humor) ci hai definito Fratelli d’Africa?

L’onorevole Alessio Butti, e non solo in Fratelli d’Italia, su via Regina e sul mantenimento del campo con conversione in dormitorio ci ha messo la faccia e le idee, perché gli va reso onore ad Alessio Butti che su certi temi non è mai stato né superficiale né insensibile e nel suo passato ormai remoto ha fatto parte di una Giunta che creava i dormitorio.

Vero è che negli ultimi mesi qualcosa fra me ed il mio ex partito si è rotto e credimi la cosa mi provoca ancora tanta sofferenza ma, a differenza tua, i miei ex colleghi di partito non sono scesi così in basso attaccando un suo ex esponente con falsità o bizzarrie degne di una vignetta di bassa lega. Nessuno di FdI mi ha azzannato dicendomi che mi sono fatta ammorbare da chissà quale pifferaio magico.

Alessandro Rapinese le donne come gli uomini spesso sono dotati di indipendenza di giudizio e capacità di tirare una linea di fronte alle scelte etiche! fattene una ragione e vieni con me a farti un giro di notte nelle fabbriche disabitate al posto di girare filmini pseudo goliardici fuori da Palazzo Cernezzi.

Perché caro Alessandro fattelo dire da un decano “la Goliardia è cultura ed intelligenza. È amore per la libertà e coscienza delle proprie responsabilità sociali davanti alla scuola d’oggi e alla professione di domani. È culto dello spirito che genera un particolare modo di intendere la vita alla luce di un’assoluta libertà di critica: senza alcun pregiudizio di fronte ad uomini ed istituti. È infine culto delle antichissime tradizioni che portaro­no nel mondo il nome delle nostre università di Scolari”.

Guadeamus Rapinese! Patrizia Maesani, consigliere comunale di Como, decano dell’Ordine dei Cavalieri Estensi!

© RIPRODUZIONE RISERVATA

3 Commenti

  1. Rapinese come troppo spesso succede è fuori luogo rispetto a fatti, situazioni, persone. Vanificando anche buone semine fatte. Per questo non ce l’ha mai fatta (e probabilmente non ce la farà mai) a diventare Sindaco.
    Una volta raschiata la superficie iconoclasta e urlatrice di contenuto se ne trova troppo poco. Cui si aggiunge l’essere ancora vittima del suo Ego ipertrofico. Statt’accuort Rapinè, non hai (più) 21 anni.

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