RADIO COMOZERO

Ascolta la radio
con un click!

Sanità

Primo gennaio 2019, da oggi è ufficiale: l’ospedale di Menaggio torna a Como

E’ stata una delle notizie più calde del 2018, la battaglia di un intero popolo infine vinta. La sanità del Centrolago da oggi torna a Como, lasciando definitivamente il distretto di Sondrio cui era stata accorpata tre anni fa. Dopo mesi di trattative e tensioni la Regione (con il presidente del consiglio Alessandro Fermi in primis) ha deciso di tornare all’antico. Centinaia le proteste e le segnalazioni di disagi presentate da pazienti, medici e personale che hanno convinto la politica a agire

QUI TUTTA LA VICENDA

Con questa nota viene ufficializzato il passaggio:

L’Asst Lariana da oggi ha un nuovo direttore generale. E’ Fabio Banfi, già direttore sanitario aziendale, e succede alla guida dell’azienda a Marco Onofri.
Il 2019 inizia anche con una novità riguardante l’assetto dell’asst comasca. Da oggi, primo gennaio, infatti, in base al decreto regionale n.20009 del 28/12/2018 per l’attuazione della L.R. 15/2018, la Lariana amplia le sue sedi di offerta con l’assegnazione dell’ospedale “Erba-Renaldi” di Menaggio, gia parte dell’ex Ao Sant’Anna prima della riforma regionale, e dei servizi socio sanitari e psichiatrici del Medio Lario, oltre che del relativo personale e del patrimonio immobiliare.

Oltre al presidio di via Casartelli, fanno da oggi parte dell’Asst Lariana:

– Area Territoriale Lariana Ovest Sede di Menaggio (ex Distretto) – Via Diaz, 8 – Menaggio, prima PreSST (Presidio Socio Sanitario Territoriale) dell’Asst Valtellina. In questa sede si trovano: il Sert, il Consultorio, il servizio Vaccinazioni, il servizio Certificazioni (Patenti, ecc.), le attività dell’ex Distretto: Scelta e revoca del medico, Assistenza all’estero, Protesi e Ausili
– CRA (Comunità Riabilitativa ad Alta Assistenza) e CPS (Centro Psico Sociale) – Via Degli Ulivi, 1 – Ossuccio (Frazione del Comune Tremezzina)
– i Centri Prelievi, che non sono di proprietà, ma sono attivi in:
Via Giuseppe Garibaldi, 11 – Porlezza (2gg/sett)
Piazza G. Andreetti, 12 – San Fedele Intelvi (2gg/sett)
Via Fontana – San Bartolomeo Val Cavargna (1gg/sett).

© RIPRODUZIONE RISERVATA

4 Commenti

  1. La verità è che gli amministratori non hanno lungimiranza. La strada intrapresa con la Valtellina aveva un senso se supportata e con una visione di territori contigui, con potenzialità concrete, quindi con una revisione dei trasporti (oggi comici), un potenziamento delle strutture esistenti. Questo è quello che i sindaci avrebbero dovuto intraprendere. Invece i tempi elettorali richiedono una risposta immediata seguendo gli umori degli elettori e non seguendo magari strade impegnative ma proiettate sul medio lungo periodo. Invece si fa e si disfa pur di avere consenso.

  2. Per noi del lago gli ospedali di alta specializzazione sono tutti a sud di Menaggio.Non definirei la clinica di Gravedona ad alta specializzazione.Se così fosse,con un reparto maternità,forse è per legge dovrebbe avere una neonatologia che invece non ha.Menaggio chiede di mantenere ciò che ha nonché di coprire gli organici decimati e messi in fuga dalla Ats Valtellina.

  3. Speriamo. Certo non possiamo pensare di entrare in concorrenza con l’ospedale di Gravedona e l’ospedale S.Anna per quello che riguarda alcuni reparti ad alta specializzazione ( terapia intensiva ecc.), anzi, e’ giusto che questi vengano accentrati nei grandi ospedali, pero’ per quel che riguarda il primo intervento, la lungodegenza e la diagnostica, spero che l’ospedale di Menaggio riesca a soddisfare le esigenze della popolazione di quel territorio splendido ma scomodo.

  4. Sulla carta da ieri siamo tornati a casa.Ora tutti speriamo che all’ospedale di Menaggio non vengano negate le assunzioni necessarie per potere essere realmente p mio di riferimento per la zona del centro Lario e delle valli.In particolare nel reparto di medicina e pronto soccorso dove attualmente prestano servizio solo 6 medici e dove da maggio 2 andranno in pensione per anzianità,come si evince un numero che non può coprire neanche i tre turni di servizio.Che venga assunto almeno un radiologo capace perché attualmente coprivano il servizio (tra l’altro solo diurno)dei radiologivale a rotazione della Valtellina,che vengano ripristinati gli ambulatori e molto altro ancora.Che non sia ancora una volta la popolazione a pagare i macroscopici errori fatti nel 2015 e che si ponga rimedio al grande disinteresse nei riguardi dei malati che abitano questa parte della provincia di Como.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Potrebbe interessarti:

Videolab
Turismo