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“Il primo quarto di luna”: un’avventura della scrittrice in erba Anna Danielon

Anna Danielon, nata e cresciuta a Como, si è occupata a lungo di educazione ambientale, coniugando così l’amore per la natura con il lavoro. È stata l’ideatrice di molti progetti per le scuole tra cui diversi laboratori e ha anche realizzato materiale informativo e promozionale nell’ambito del turismo sostenibile e culturale. Dalla confluenza di tutte queste esperienze è nata l’idea di “Il primo quarto di luna” un romanzo-avventura per ragazzi che sta sostenendo una campagna di crowdfunding con Bookabook per poter poi essere pubblicato. Anna, quando e perché è nata l’idea di scrivere “Il primo quarto di luna”?
Ad essere sincera l’idea è nata durante un viaggio personale in Irlanda. Mentre visitavo la città di Dublino mi sono fermata a riflettere su quante bellezze artistiche e territoriali ha l’Italia. Quando i turisti visitano il nostro paese rimangono sempre affascinati e stupiti dalla ricchezza che abbiamo da offrire, una ricchezza maggiore rispetto a quella di altri territori. Infatti, sempre durante il mio viaggio irlandese, mi sono tornati alla memoria i ricordi di una gita scolastica a Firenze, fatta durante i miei anni alle scuole dell’obbligo.
Da qui è nata l’idea del romanzo ambientato a Firenze e che vede protagonisti due ragazzini, Alex e Liam. Volevo raccontare non solo un’avventura ma anche una sorta di Gran Tour, come quelli che venivano fatti dagli aristocratici nel 1800, che parlasse delle bellezze italiane, ma in una maniera intrigante. Il racconto è ambientato ai giorni nostri ma la trama è collegata a una misteriosa lettera del 1600 e alla figura dello scienziato Galileo Galilei. Perciò ho anche dovuto fare parecchie ricerche storiche, specialmente sulla vita dello scienziato visto che la mia intenzione era di mettere in luce il personaggio umano attraverso il rapporto che Galieli aveva con una delle sue figlie, una ragazza sveglia e brillante rinchiusa per tutta la vita in un convento.

Per chi è pensato questo romanzo?
Fondamentalmente per i ragazzi delle scuole medie, le secondarie di primo grado. L’età perfetta è questa anche se non escludo che qualche bambino sveglio delle elementari possa leggerlo. La storia è infatti breve ed è stata pensata per catturare l’attenzione dei bambini.

I personaggi di Alex e Liam li hai creati ispirandoti a persone reali oppure hai deciso da zero come dovevano essere?
Ho deciso da zero, senza ispirarmi a nessuno di particolare ma dovevano essere l’uno l’opposto dell’altro in modo tale che qualsiasi ragazzino potesse identificarsi.

Qual è il personaggio del racconto al quale ti sei affezionata maggiormente?
Sicuramente a Liam, più introverso e studioso. Forse perché mi identifico maggiormente in lui anche se Alex è quello che mi piace di più. Lui è più simpatico, divertente e piace molto alle ragazzine, anche se il suo modo di fare lo “sbruffone” è dovuto al rapporto problematico che ha coi genitori e che nel corso del racconto, complice anche tutto ciò che gli capita, risolverà.

Quanto ha influito la tua esperienza passata nella scrittura di questo libro? Cosa vorresti comunicare?
Io mi sono occupata di turismo e di educazione ambientale per molti anni e la scrittura di questa storia nasce dalla mia preparazione professionale e dalla volontà di promuovere e spiegare la cultura italiana ai ragazzi. Vorrei quindi poter far capire loro che il nostro paese è ricco di posti che racchiudono storie avventurose, come quella del mio romanzo, e che perciò meritano di essere visti.

Come procede la campagna di crowdfunding?
Per essere pubblicato e distribuito fisicamente nelle librerie Bookabook mi ha concesso 100 giorni entro i quali devo raggiungere le 250 copie di prevendite: per ora sono quasi al 50%. La campagna termina verso la fine di settembre, spero di riuscire a farcela.

 

INFO
Per chiunque volesse acquistare una copia de “Il primo quarto di luna” lo trova al seguente link

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