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Attualità, Cernobbio

Cernobbio galoppa veloce: ecco il maxi-progetto per le serre antiche di Villa Erba

Parlando delle Serre di Villa Erba, la mente corre subito all’imponente struttura di vetro e metallo del centro congressi. Ma altre serre, un tempo dedicate alla coltivazione di ortaggi, oggi poco più che ruderi sbrecciati, si nascondono nell’erba del lato Nord dell’ex Galoppatoio, area spesso adibita a parcheggio per gli espositori.

Presto, queste strutture, rese modeste dal tempo e dalle intemperie che le ha lasciate senza un tetto e ne ha scoperto i mattoni rossi, potrebbero però tornare a nuova vita. Un progetto, condiviso dai Comuni di Cernobbio e Como, dalla Provincia, dalla Camera di Commercio e Villa Erba Spa, punta infatti a recuperare non solo l’antico edificio ma l’ex Galoppatoio nella sua interezza e metterli nuovamente a disposizione della collettività.

Come spiegato nella relazione del Comune di Cernobbio, le serre diventeranno un punto ristoro con tavoli e sedie. La struttura portante originale verrà rinforzata, preservandone la memoria architettonica, e vedrà dei velari bianchi installati come copertura.

A fianco, un chiosco in legno funzionerà da bar. Circa 150 metri quadrati di terreno vedranno il ritorno dei lettorini un tempo utilizzati per la coltivazione di piccole piante, a ricordo della funzione originale delle serre. La gestione dell’immobile, una volta ultimato il restauro, verrà concessa a cooperative sociali del territorio, tramite un bando.

“L’intenzione è quella di rendere l’area più pubblica possibile -ha spiegato Matteo Monti, sindaco di Cernobbio- inserendo una struttura in grado di favorire l’aggregazione e che risulti nella riapertura e valorizzazione del Galoppatoio grazie al lavoro congiunto dei soci pubblici di Villa Erba”.

L’operazione, in cordata, verrà sancita da un accordo di partenariato pronto per essere sottoscritto a settembre 2019 da tutti gli attori parte del progetto. Cernobbio assumerà il ruolo di capofila. “Non si tratta di un atto di imperio – assicura Monti – quanto più una necessità data dal fatto che il compendio sorge sul territorio del nostro Comune”.

A seguire, stando all’accordo, il Comune e Provincia di Como oltre che la Camera di Commercio si impegneranno a fornire il proprio supporto durante le fasi di sviluppo. Dal canto suo, Villa Erba Spa, fresca di aumento di capitale, metterà sul piatto 100mila dei 380mila euro necessari per il completamento dei lavori e il rilancio dell’area.

I partner sperano di coprire la differenza (280mila euro) vincendo il bando “Beni Aperti” di Fondazione Cariplo, appositamente concepito per attività di rifunzionalizzazione di beni storico-architettonici.I lavori partiranno e si concluderanno nel 2020, mentre le attività di valorizzazione e promozione dell’area proseguiranno fino al 2022.

“Un sogno nel cassetto mio e di tutto il Consiglio di amministrazione è ridare una giusta destinazione al Galoppatoio – spiega Filippo Arcioni, presidente di Villa Erba Spa, con entusiasmo – il primo passo è dotare l’area di un punto ristoro. Una volta costruito, il Galoppatoio sarà un bellissimo prato, restituendo fruibilità pubblica a tutta l’area”.

Ma Arcioni, non si limita a descrivere il progetto delle Serre. Anzi, il recupero del Galoppatoio passa anche per cultura e spettacoli: “Nell’interesse proprio di un utilizzo pubblico e nell’ottica del nostro business, si potrebbe addirittura installare un palco permanente per eventi e concerti”.

L’articolo che avete appena letto è stato pubblicato su ComoZero settimanale, in distribuzione ogni venerdì e sabato in tutta la città: qui la mappa dei totem.

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