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L’identikit turistico del Lario: 4 milioni di presenze, boom di americani, lusso e B&b (anche d’inverno)

Crescono le presenze e diminuisce la durata di un soggiorno medio.Aumentano i posti letto negli hotel di lusso ma c’è un vero e proprio boom di case vacanza e B&b. I visitatori arrivano anche d’inverno attratti dalla variegata offerta del territorio.

Sono queste le maggiori tendenze che interessano il turismo sul lago di Como e che sono state presentate ieri durante il simposio “Fare turismo con il distretto – I vantaggi per l’economia locale e un nuovo modello di governo del territorio” tenutosi al Grand Hotel Tremezzo e organizzato dai Comuni del distretto turistico del centro lago e dal Consorzio Como Turistica.

Dalle presentazioni degli speaker è infatti emerso un identikit di un comparto in continua evoluzione, specie negli ultimi anni di grande riscoperta internazionale del Lario.

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1.Più arrivi e presenze (ma soggiorni più brevi) 

I dati del 2018 raccontano di 1.631.307 arrivi e 4.197.922 presenze su lago di Como con una permanenza media di due giorni e mezzo.

Nel 2010, si parlava di 1.120.575 arrivi e 3.013.953 di presenze con una permanenza di 2,69 giorni.

2.Sempre più stranieri innamorati del lago di Como – grazie all'”Effetto Clooney”

Nel 2018, solo il 29,8% di turisti veniva dall’Italia, a fronte dell’impressionante 70,2% di stranieri interessati a scoprire le bellezze del Lario.

Nelle Top 3 dei paesi europei più attratti dal lago troviamo i tedeschi, presenza storica sul territorio da tempo immemore,  con 538.050 presenze (+ 36,7% rispetto al 2010).

Seguono gli inglesi con 370.124 (+ 31,7%) e, infine gli americani con 308.577 presenze e un incremento del 117,7 % sul 2010,  a prova che l’effetto Clooney è ormai un volano ben avviato.

3.Boom di lusso e case vacanza

Per rispondere alla crescente domanda, le strutture alberghiere si sono adeguate di conseguenza.

C’è stato un aumento dei posti letto negli hotel a 5 stelle pari al 16,9% con una parallela e drastica diminuzione delle strutture più a buon prezzo.  Alberghi a una o due stelle hanno ridotto i posti letto del 42,38% e 27,29% rispettivamente.

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Esplodono però le strutture private non alberghiere, con quasi 15mila posti letto in tutto il lago di Como nei B&b e case vacanze nel 2018, e 1080 letti negli agriturismi nel 2018 (+81%).

Il mercato del lusso e, soprattutto, quello delle case vacanza sono i principali settori da tenere d’occhio – due fenomeni ampiamente raccontati da ComoZero.

4.Il lago di Como, non solo d’estate

Infine, anche la stagionalità dei flussi turistici sta cambiando. Il grosso degli arrivi è chiaramente ancora durante i mesi più caldi con picchi da 650mila presenze sul lago di Como nel mese di agosto 2018.  Anche i mesi invernali però vedono un segno positivo. con 109mila presenze a dicembre 2018: il 14,35% in più rispetto allo stesso periodo del 2017 e il doppio del 2013.

Sono infatti numerosi i tentativi di de-stagionalizzazione sul lago di Como, tra aperture straordinarie di Villa Carlotta e Villa del Balbianello, l’apertura di sentieri come la Greenway del Lago di Como e il Lake Como Christmas Light, festival di luci che ogni inverno illumina i borghi più suggestivi del ramo comasco del Lario.

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