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Rebbio, la magnifica rete di volontari della stampa 3d. Stefania, Marco e gli altri: respiratori-Decathlon per gli ospedali

In principio fu il progetto di Isinnova, Startup di Brescia di Cristian Fracassi, ispirata da un medico in pensione, Maurizio Favero.

Subito dopo la 3dp World di Como, come vi abbiamo raccontato ampiamente nei giorni scorsi.

Sono storie che uniscono fantasia e innovazione.

Coronavirus – Barbara e Alberto ce l’hanno fatta, la maschera da snorkeling diventa respiratore: 8 al Valduce. Boom di richieste

I test poi condotti al Valduce e al Sant’Anna hanno dimostrato che, sì, le maschere da snorkeling Decathlon si adattano perfettamente agli erogatori stampati in 3d, migliorano  la vita dei pazienti, ottimizzano l’utilizzo dell’ossigeno e, ovvio, costano anche meno.

Le maschere riadattate da 3dp World

In parallelo è nata un’altra iniziativa tutta comasca, a voler essere precisi rebbiese. “Sono molti  i volontari che si stanno impegnando per dare una mano”, raccontano Stefania Cacia, architetto, e Marco Gualteri, ingegnere.

“Ci stiamo muovendo da una decina di giorni con i gruppi di quartiere di Como Rebbio e dei gruppi di aiuto da Erba per fornire supporto per quanto è possibile nella raccolta delle maschere tramite la compilazione di un form on line (i cui risultati abbiamo inoltrato all’azienda 3dpworld e sono già stati in parte ritirati dalla Protezione civile)”.

Stefania e Marco

E questo è il primo passo.

Le maschere riadattate dalla rete di volontari

C’è altro: “Il nostro studio ha partecipato alle attività tecniche di configurazione in accordo con gli esperti del reparto Cardio Respiratorio dell’Ospedale di Cantù, dai quali ci è arrivata la conferma dell’interesse nel proseguire. Stiamo quindi stampando in 3D con le nostre due stampanti e già si sono uniti a noi un altro studio di architettura di Erba e qualche amico”.

La protezione civile di Cantù e Montorfano ritira le maschere riadattate dalla rete di volontari

Così: “Abbiamo con grande piacere già consegnato tramite Protezione Civile al reparto CardioRespiratorio dell’Ospedale di Cantù tre maschere complete di adattatori stampati in 3D da noi assemblati e domani ne verranno ritirate altre 5 allo studio di Erba. Stiamo anche lavorando con contatti nell’Ospedale S.Anna per valutare una analoga implementazione e simili contatti e valutazioni sono in corso con l’Ospedale di Erba”.

La stampante 3d di Stefania e Marco

Concludono Stefania e Marco: “Ci teniamo a sottolineare che la nostra iniziativa è il tentativo di mettere assieme i contributi di tante persone e gruppi di cittadini con le competenze di alcuni professionisti volontari. Il papa ha appena detto “ci siamo trovati sula stessa barca, tutti, tutti insieme a remare”.. e questo proviamo a fare..”.

Per quanto riguarda le donazioni delle maschere bisogna sempre contattare 3dp World, seguendo queste indicazioni:

Coronavirus – Avviso importante per le maschere da sub: “Non chiamate 112 o vigili. Segnalate a questa mail” 

Per approfondire:

Maschere da sub che diventano respiratori, Decathlon ufficialmente in campo: “Così collaboriamo” 

Coronavirus – Barbara e Alberto ce l’hanno fatta, la maschera da snorkeling diventa respiratore: 8 al Valduce. Boom di richieste 

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