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VIDEO Furia Magatti su Bella: “Io non la rispetto”. E sbatte la porta. L’assessore: “Mi scuso”

La Commissione comunale sulle barriere architettoniche in città si è risolta in due modi: uno scontro frontale, con tanto di voce alta, porte sbattute e scuse pubbliche tra il consigliere comunale di Civitas, Bruno Magatti, e l’assessore alle Opere pubbliche, Vincenzo Bella. E poi con una sottile, velenosa, educatissima serie di polemiche targate in special modo Anna Veronelli e dirette in special modo al vicesindaco e assessore ai Servizi sociali, Alessandra Locatelli.

Partiamo dal momento più caldo, ossia il durissimo attacco di Magatti a Bella. L’assessore aveva appena descritto il percorso – per sua stessa ammissione afflitto da qualche lungaggine di troppo – per arrivare a un intervento sistematico e organico sugli ostacoli presenti in città. A partire subito con una raffica di domande è stata la presidente di Commissione, Patrizia Maesani (FdI), che ha chiesto tempi, costi e programmi sul tema e ha rimarcato i tempi un po’ troppo lunghi. Bella ha dunque risposto che “lo scorso ottobre abbiamo formato un gruppo di lavoro formato dai dirigenti Lorini, Ghezzo, Tosetti, Buononato e Ragadali che porterà all’approvazione entro il marzo 2019 del Peba, il Piano per le barriere architettoniche. In questo lasso di tempo – ha aggiunto l’assessore – abbiamo a disposizione per il 2018 circa 400mila per la manutenzione straordinaria dei marciapiedi comprensiva anche di abbattimento delle barriere”.

In diversi, però, di fronte alla scadenza fissata tra un anno per il Peba vero e proprio hanno alzato i sopraccigli. Anche perché il gruppo di lavoro non si è ancora riunito con associazioni e portatori di interesse sul tema (suscitando in particolare le perplessità del Cinque Stelle, Fabio Aleotti). E poi perché i passaggi intermedi saranno moltissimi, come ammesso dall’assessore: “Dovremo stanziare i fondi in bilancio, dare gli incarichi ai professionisti esterni, realizzare la mappatura delle barriere in città, validare il piano e poi approvare il Peba”.

E se Maesani ha espresso dubbi su un percorso così lungo, Anna Veronelli – come si accennava – ha chiaramente punzecchiato a distanza il (non amatissimo) vicesindaco e assessore ai Servizi sociali. “Non è ancora stata istituita la Consulta per i servizi sociali – ha ripetuto più volte, con tono secco e chiaramente riferendosi ad Alessandra Locatelli – Quell’organismo, che pure è consultivo, sarebbe già stato molto utile anche sul tema delle barriere architettoniche, oltre che per favorire il dialogo con le associazioni e condividere soluzioni. Invece siamo in ritardo di 9 mesi e sostanzialmente non è stato fatto nulla con il rischio è duplicare i soggetti”. Anche in questo caso, pure Maesani ha definito “sconcertante il fatto che si vada a duplicare con un gruppo di lavoro, una consulta che invece era già prevista e andava solo composta”. A questo punto, è accaduto il patatrac.

L’assessore Bella, infatti, ha ammesso di non essere a conoscenza dei meccanismi relativi alla Consulta sui Servizi Sociali, ma poi – forse anche innervosito dal clima teso della seduta – si è lasciato sfuggire una frase pesante: “La verità è che in questa città non è mai stata abbattuta una sola barriera architettonica finora”. Apriti cielo.

L’ex assessore Magatti è esploso: “Oggi apprendiamo che siamo all’anno zero, che l’assessore ha fondato Roma. Basta con questa recita a soggetto, sono molto irritato da questi assessori che sembrano caduti dalla luna e ci insegnano cosa fare. Ora ci vengono proposte altre strutture pletoriche che ignorano la storia anche di dialogo con le associazioni. Ma basta, si cambi atteggiamento e si smetta con le prediche”. La replica di Bella (“Non sono qui a dire di aver fondato Roma…”) è stata stoppata dalla veemenza di Magatti che – furibondo – ha chiesto “più rispetto per la città, per i tecnici e per gli amministratori” e nell’alzarsi e lasciare la sala – con porta sbattuta con forza – ha detto all’assessore che “lei sarà una persona rispettata da altri, non da me”.

Nella Sala Giunta è piombato il gelo, con anche Maesani che – con toni però calmissimi – ha fatto notare che l’affermazione dell’assessore era infondata. A quel punto, Bella si è scusato pubblicamente (e più volte): “Soltanto gli stupidi non chiedono scusa. Ho esagerato e ho fatto un errore, chiedo pubblicamente scusa”.

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3 Commenti

  1. Appunto Sig. Rumi, questa giunta e quella precedente, identico modus operandi, ergo … decidere finalmente di cambiare ?
    Evidentemente i votanti, una volta si turavano il naso, oggi come dice lei fanno gli struzzi e infilano tutta la sabbia nella …. decida lei in che materiale

  2. Non Capisco il commento del sig Carlo, in verità’ anche la giunta scorsa, da me votata, è’ andata avanti per cinque anni a dare la colpa a quelli di prima, rendiamoci conto, una volta per tutte, che questo oggi è’ il modus operandi della politica smettiamo di fare gli struzzi e guardiamo in faccia alla realtà’ che ci viene propinata in ogni Tg!

  3. Bravo Emanule Caso a raccontarci questa commissione, traspare evidente che la strategia della attuale giunta è e sarà fino alla fine del mandato quella di dire che:
    A) in passato non é stato fatto nulla di nulla
    B) fare mirabolanti annunci di fattibilità
    C) creare nuove commissioni e commissionare nuovi studi esterni
    D) finire il mandato senza avere fatto nulla, zero assoluto, dando però la colpa al passato e alle lungaggini burocratiche

    Caro Emanuele, nel “gelo” sono piombati soprattutto i cittadini comaschi

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