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Affetto, stima ma anche senso di liberazione: così Currò saluta il suo ex capo Di Maio – La lettera

L’addio al ruolo di capo politico del Movimento Cinque Stelle da parte di Luigi Di Maio è stato uno scossone nel mondo pentastellato. Con riverberi anche comaschi, naturalmente, dove oggi il deputato lariano Giovanni Currò saluta con toni affettuosi il suo ormai ex capo ma nello stesso tempo accoglie la nuova fase che si apre nel Movimento ammonendo a “imparare dai propri errori”.

Di seguito, pubblichiamo integralmente la nota diffusa da Currò.

Luigi Di Maio ha rassegnato pubblicamente ieri sera le sue dimissioni da capogruppo del MoVimento 5 Stelle. Riguardo la vicenda, questo il commento dell’Onorevole Giovanni Currò, che ha salutato l’ormai ex capo politico con un “arivederci”:

“In queste ore tanti ringraziano Luigi Di Maio, amici, colleghi e anche i suoi migliori nemici. È giusto! Si è giusto ringraziare e lo faccio anch’io, ritengo però che sia il momento di soffermarsi, secondo me, su due aspetti rispetto a quanto è accaduto ieri, la nobiltà del gesto, ma anche sulla necessità di imparare dai propri errori.

Ieri Luigi ha fatto decisamente un gesto nobile, non scontato e nemmeno ovvio.
Luigi ha dimostrato di tenere nuovamente al MoVimento, in politica si dice che nulla si deve dare per scontato, è vero, non è facile lasciare un posto di comando, è nella natura umana quella di tenere il più possibile il potere. Ciò che è accaduto ieri è nobile sia per aver lasciato il comando, ma soprattutto per aver liberato il MoVimento da qualsiasi possibile condizionamento e da dubbi di calature dall’alto di qualsiasi tipo in vista degli Stati Generali.

Sarà un momento decisamente importante dove tutti e dico tutti abbiamo il dovere di portare idee nuove ed innovative, nuovi metodi, nuovi processi e nuovi luoghi del tutto nuovo per rimetterci sempre in discussione.

Ieri Luigi l’ha fatto!

Ha fatto il suo passo indietro per rimettere tutto in discussione, mettendosi lui per primo in discussione.

Questo lo ritengo importante anche per imparare dagli errori passati.

È il momento anche di sviscerarli tutti affinché si esca da questo processo decisamente più rafforzati. Uno su tutti a mio avviso è il costante sforzo che un leader deve compiere nell’accontentare tutti a discapito della ricerca costante di qualità e merito, questo ha fatto si che ci avvicinassimo a modelli troppi aderenti ai vecchi partiti e si sa, noi non siamo politici di professione e quando ci avviciniamo a loro non esprimiamo il meglio di noi stessi.

Noi siamo giovani, sfrontati ma sopratutto capaci nei nostri ambiti. Solo quando avremo innestato processi di valorizzazione del merito a tutti i livelli avremo completato il processo che finalmente metterà a tacere malelingue interne e giochetti della più vecchia e becera politica.

Sono sicuro che Luigi questo lo sa già da tempo e che tutti insieme arriveremo agli Stati Generali per consegnare un nuovo MoVimento ai cittadini.

Un Movimento che ha imparato dalle esperienze passate e che saprà rilanciarsi verso il futuro, facendo brillare ancora di più quel sogno e io non vedo l’ora di quel bellissimo momento.

Arrivederci al Movimento 2.0”

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